Un Brindisi all’inclusione.
Continua il percorso di BirrAUT, progetto che cresce a piccoli ma concreti passi

Sabato 19 ottobre il birrificio Baff di Lecce ha ospitato il secondo appuntamento con BirrAut. Entusiastica la partecipazione del pubblico che ha colto a pieno il senso della serata.
Obiettivi di questo progetto sono l’inclusione sociale, lavorativa e l’utilizzo della birra artigianale come occasione per creare progetti solidali. Anche questa volta il tutto è nato dalla collaborazione tra l’associazione #73051, le a.p.s N-O-D-I e Fucina Sociale, oltre al progetto culturale SULLE VIE DELLA BIRRA e al birrificio Baff che ha voluto sposare questo progetto.
Il primo evento BirrAut, organizzato il 14 settembre u.s. nel cortile del palazzo baronale di Novoli (LE), è stato interrotto dalla pioggia che non ha permesso di procedere con l’estrazione dei biglietti per assegnare le opere realizzate durante l’estemporanea artistica curata da Gabo e da Diego Sticchi “Diegosart”. Il primo, artista di Monteroni di Lecce formatosi presso l’accademia di Brera, dal 2015 ha intrapreso collaborazioni con artisti di rilievo nazionale e internazionale. Il secondo invece è un giovane e promettente disegnatore che si racconta così: “Ho imparato prima a disegnare e poi a scrivere. Il mio primo ricordo è un foglio bianco e una matita. Sfrutto la mia memoria visiva per riportarla sulla carta, per creare i miei disegni e questa cosa mi rende felice, la sento mia, mi appartiene”.

Le due opere attendevano ancora di essere destinate ai fortunati vincitori. La necessità di organizzare una pubblica estrazione ha dato modo a tutti i soggetti coinvolti di creare un secondo gustoso evento, che ha saputo unire gli spunti di riflessione alla convivialità e alla socialità connaturata alla birra.

La serata si è aperta con un momento curato da Sulle vie della birra attraverso il quale i partecipanti hanno potuto viaggiare tra le norme e la storia giungendo a capire perché oggi 9 italiani su 10 considerano la birra una bevanda inclusiva (fonte Bva Doxa 2023) sino ad arrivare a scoprire i tanti birrifici sociali del nostro Paese e i progetti a tema brassicolo promossi da numerose cooperative sociali.
Durante la seconda parte della serata accompagnati da Massimiliano Fioretti, giovane e competente mastro birraio di Baff, i partecipanti hanno scoperto come nasce la birra, attraverso il racconto del processo di produzione illustrato direttamente in birrificio. Ampio spazio è stato riservato alla descrizione delle fasi in cui sarebbe possibile costruire concretamente inclusione lavorativa per i ragazzi autistici.

Il momento più atteso è stato quello dell’estrazione, che si è rivelato essere anche il più divertente grazie alle istrioniche capacità di Tonio Zambrini, presidente di #73051 e promotore del progetto BirrAUT. Tra i premi assegnati, oltre alle due opere di Gabo e Diegosart, anche un tris pack di birre e una maglietta del birrificio Baff.

Il cibo e la birra hanno allietato la serata, favorendo il confronto e l’incontro tra i tanti partecipanti. Ancora una volta la birra si è confermata la bevanda sociale per eccellenza.

“Tanti i partecipanti che si sono dimostrati attenti e sensibili alle tematiche sociali. Obiettivo di questa seconda serata di sensibilizzazione è stato sempre il voler favorire una maggiore comprensione dell’autismo e il voler promuovere una concreta inclusione attraverso azioni concrete” ha dichiarato Tonio Zambrini, Presidente dell’Associazione #73051 e ha aggiunto “ L’autismo, di per sé è una condizione molto complessa che richiede da parte di tutti un approccio attento e graduale, ma che potrebbe, attraverso percorsi mirati, provare ad esaltare alcune specificità dei singoli individui che, in tantissimi casi, possono essere considerati veri e propri talenti” e ha poi concluso “Il nostro obiettivo, nel medio e lungo periodo, è quello di avviare un processo virtuoso che sia in grado di coinvolgere tutti gli attori del territorio, affinché si riescano a creare dei percorsi formativi e delle opportunità lavorative che siano inclusive e che siano in grado di esaltare le specificità di ciascun soggetto autistico, valorizzando e non stigmatizzando le differenze, perché solo così si può pensare per questi ragazzi una vita autonoma ed appagante”.
La birra inclusiva rappresenta un ottimo motivo in più per brindare insieme. Cheers!

